Filosofia della religione
Programma
- programma prevede tre parti:
- Breve storia della filosofia della religione
Nel corso della storia, la filosofia della religione ha assunto sei figure principali che si sviluppano in corrispondenza dei tempi e dei momenti fondamentali in cui si è strutturato il pensiero occidentale. Conoscere questi sei paradigmi, oltre che permettere un rapido inquadramento storico, permette di focalizzare i modelli di riferimento a cui può ispirarsi una determinata filosofia della religione.
- Il modello attuale: fenomenologico-ermeneutico
Lo scopo di questa parte è quello di mettere a fuoco l’eidos proprio dell’esperienza religiosa, evidenziando come esso non sia riducibile ad “altro”, e nemmeno risolvibile all’interno di un approccio meramente intellettivo, poiché la sua stessa essenza risulta inseparabile dal sentimento del sacro. In particolare, oltre ai riferimenti ormai classici di questo tipo di approccio (Schleiermacher, Scheler, Otto), ci si soffermerà su quattro esperienze fondamentali a partire dalle quali, secondo Pierangelo Sequeri, può essere sviluppata una fenomenologia di tale sentimento sui generis.
Seguendo questo filone in cui è maturata la coscienza di un momento fenomenologico dell’esperienza religiosa, inteso come appello dell’Origine al soggetto che si scopre e-vocato e con-vocato nella sua ipseità personale, si metterà in evidenza la necessità di articolarlo con un momento ermeneutico in cui al soggetto viene richiesta una risposta libera e responsabile a quel medesimo appello originario (Jean-Louis Chrétien).
- La sfida del dialogo e il kairos dell’ontologia trinitaria
Recentemente sta emergendo sempre più chiara la coscienza che occorre imparare a pensare tutte queste cose all’interno di un dialogo e di una relazione reciproca fra persone, ma anche fra discipline diverse. Ora, l’essere-in-reciprocità non rimanda a una logica semplicemente binaria o duale, bensì a un tertium sussistente, intrinseco alla relazione stessa. Si tratterebbe in altre parole di aprirsi alla sfida di un nuovo pensiero, originariamente “trinitario”, in cui si rivela il kairos del nostro tempo. Tale kairos si presenta come un appello che chiede appunto di sviluppare un’ontologia di tipo trinitario.
Ma è bene precisare che tale ontologia non coincide con la teologia trinitaria, poiché la prima nasce dalla reciprocità di teologia e filosofia: si dà solamente nel reciproco scambio di teologia e filosofia. Certo, in un simile contesto la filosofia non sarebbe più soltanto filosofia, ma nemmeno la teologia sarebbe più solo teologia: entrambe concorrerebbero a formare il nuovo pensiero di cui sembra esserci estremo bisogno.
Obiettivo
La filosofia della religione rappresenta, nel suo stesso titolo, una sorta di ossimoro, perché si muove nella tensione tra due poli: la filosofia e la religione. Quanto più il pensiero si avvicina all’una, tanto più si distanzia dall’altra. Il corso intende sostenere la tesi che, invece di costituire un limite, tale polarità è fonte di arricchimento per entrambe, la filosofia e la religione.
Tuttavia, come la storia dimostra, questa tensione non si risolve scontatamente in un esito positivo e armonico; tale esito, infatti, sul piano della vita concreta, non implica una conclusione ovvia e sottintesa, bensì, proprio per la sua radicazione in un appello che chiama in causa la libertà, appare piuttosto il frutto di un cammino che ognuno è chiamato a fare personalmente.
Lo svolgimento del corso vuole mostrare come, nell’attuale contesto culturale, possa risultare fecondo articolare questo singolare rapporto fra filosofia e religione, fra sapere e vita concreta, a partire da un approccio di tipo fenomenologico-ermeneutico, approccio già elaborato nelle sue articolazioni fondamentali in sede di filosofia teoretica.
Avvertenze
Il metodo si propone di introdurre alla trans-disciplinarità come occasione di ripensare il compito del pensare come un dialogo a tutto campo (VG 4, b) mostrando come tale approccio costituisca una preziosa chance di questo tempo, l’occasione propizia per aprirsi a un “nuovo pensiero”. Sono previ-ste lezioni frontali, ma orientate allo sviluppo di un dialogo costruttivo con gli studenti.
Bibliografia
Per la prima parte
Aguti A., Introduzione alla filosofia della religione, La Scuola, Brescia 2016.
Mancini I., Filosofia della religione, Marietti, Genova 1991.
Per la seconda parte
Chrétien J.-L., L’appel et la réponse, Éditions de Minuit, Paris 1992.
Grassi S., L’interpellazione dell’origine e la soggettività rispondente. L’interesse teologico della teoria fenomenologica di Jean-Louis Chrétien, Cittadella, Assisi (PG) 2014.
Otto R., Il sacro. L’irrazionale nell’idea del divino e la sua relazione al razionale, Feltrinelli, Milano 2005.
Sequeri P., Estetica e teologia. L’indicibile emozione del sacro: R. Otto, A. Schönberg, M. Heidegger, Glossa, Milano 1993.
Per la terza parte
Buber M., Il principio dialogico e altri saggi [1923], San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1993.
Coda P. (a cura di), Dizionario dinamico di ontologia trinitaria, vol. I: Manifesto. Per una riforma del pensare, Città Nuova, Roma 2021.
Falque E., Metamorfosi della finitezza. Saggio sulla nascita e sulla risurrezione, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2014.
Sequeri P., L’iniziazione. Dieci lezioni su nascere e morire, Vita e Pensiero, Milano 2022.