Ermeneutica filosofica
Programma
Il corso si propone di mettere a confronto due grandi immagini del mondo che hanno segnato la storia del pensiero occidentale: l'immagine metafisica del mondo culminata nella sintesi medievale di Tommaso d'Aquino e di Duns Scoto e l'immagine scientifica del mondo che, in questi ultimi anni in particolare, sta rivoluzionando il nostro modo di vedere e di pensare. Si cercherà quindi di indagare se vi sia un punto d'incontro, ossia la possibilità di far dialogare questi due grandi orizzonti di pensiero. Il corso si svilupperà in tre parti con una premessa.
Premessa: Immaginare per sapere
Non ci sono pensieri senza immagini: se si vuole pensare bisogna essere in grado di immaginare. Ma si tratta di guidare l’immaginazione, perché ci sono anche immagini fuorvianti o false, le quali possono essere di ostacolo al pensiero. In questo senso, il gioco delle immagini deve essere allo stesso tempo creativo e controllato: creativo, per riuscire a immaginare cose difficili da pensare; e controllato, per non far volare la fantasia senza un riscontro concreto nella realtà.
L'immagine metafisica del mondo
Le due grandi sintesi del pensiero metafisico sviluppate da Tommaso d'Aquino e Duns Scoto costituiscono i due modelli principali del pensiero metafisico; di fatto, però, il pensiero moderno riprende e sviluppa l'approccio di Duns Scoto. E tuttavia, l'istanza di fondo che emerge dall'altro modello, quello di Tommaso, non è meno importante.
L'immagine scientifica del mondo
La rivoluzione che è avvenuta nella geografia dell'800 con Gauss può essere considerata una metafora efficace per descrivere l'attuale immagine scientifica dell'universo. Si tratta di mostrare come l'immagine grande dell'universo con la relatività di Einstein e l'immagine infinitesimale delle particelle subatomiche con la meccanica quantistica abbiano raggiunto ormai una forza tale da poter competere non soltanto con l'immagine metafisica del mondo, ma anche con l'immagine religiosa della vita e del suo senso. La concezione dello spazio e l'ordine del tempo sono talmente nuovi e rivoluzionari, la loro autorevolezza è talmente forte, da mettere in discussione ogni precedente visione del mondo e dell'universo.
Capisaldi del “nuovo pensiero”
In ogni caso si direbbe che la visione metafisica e quella scientifica non siano in grado di giungere a una conciliazione solo sulla base di un'idea capace di armonizzarle. Proviamo dunque a tracciare l’abbozzo di un nuovo modello di ontologia in grado di superare le secche delle filosofie postmoderne e sviluppando un nuovo pensiero che, senza esclusioni o censure, sia capace di rendere ragione dell’esperienza e della vita propriamente umana.
Obiettivo
Si tratta di prendere coscienza di quanto l'attuale immagine del mondo sia cambiata rispetto anche a quella del recente passato. La domanda di fondo è: fino a che punto è ancora possibile che il pensiero cristiano mantenga il credito del proprio annuncio in un contesto come quello attuale?
Avvertenze
La prova d'esame potrà essere sia scritta sia orale, con possibili domande a risposta multipla, a corrispondenza, e anche con domande aperte.
Bibliografia
Per la prima parte
Berti E., Introduzione alla metafisica, Utet, Torino 1993.
Ferraris M. (a cura di), Storia dell'ontologia, Bompiani, Milano 2008.
Per la seconda parte
Cham J. – Whiteson D., Non ne abbiamo la più pallida idea. Guida all'universo sconosciuto, Longanesi, Milano 2019.
Ferraris M. – Terrone E., Filosofia teoretica, Il Mulino, Bologna 2017.
Rovelli C., La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose, Raffaello Cortina, Milano 2014.
─────, Sette brevi lezioni di fisica, Adelphi, Milano 2014.
─────, L’ordine del tempo, Adelphi, Milano 2017.
Per la terza parte
Falque E., Passare il Rubicone. Alle frontiere della filosofia e della teologia, Morcelliana, Brescia 2017.
Steeves N., Grazie all’immaginazione. Integrare l’immaginazione in teologia fondamentale Queriniana, Brescia 2018.