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Filosofia teoretica

Docenti
  Rinaldo Ottone
Istituto / Ciclo
ISSR GIOVANNI PAOLO I (Baccalaureato in Scienze Religiose)
Anno accademico
2023/2024
Codice
ISFA04
Anno di corso
2° Anno
Semestre
Annuale
ECTS
6.0
Ore
42
Lingua in cui viene erogato il corso
Italiano
Modalità di erogazione del corso
Convenzionale
Tipologia di insegnamento
OBBLIGATORIO
Tipologia d'esame / Metodo di valutazione
Prova scritta e orale
SCHEDA PUBBLICATA
Programma

Il corso prevede quattro momenti, come quattro tappe di un unico itinerario, idealmente simile alla liberazione dei prigionieri dalla caverna platonica.

1. Il vedere nasce da una conversione

Questa parte intende introdurre lo studente alla conoscenza dello strumentario di base e del metodo proprio della fenomenologia, cercando di mostrare come tale approccio abbia reso possibile una “apertura epocale” nella cultura del XX secolo. La difficoltà di cogliere la posta in gioco nasce soprattutto dal fatto che non si tratta, in primo luogo, di un apprendimento di tipo speculativo, bensì di un itinerario, un cammino, anzi, una vera e propria liberazione che richiede una serie di passaggi, di conversioni, senza i quali ci si può solo illudere di vedere la realtà e di vivere la vita.

2. La comprensione concorre a dare forma alla realtà

La seconda parte del corso intende ripercorrere gli snodi principali della storia dell’ermeneutica, mettendo in evidenza come essa nasca dalla difficoltà di leggere alcuni testi antichi divenuti incomprensibili, per poi, in un secondo momento, stabilire sempre meglio le regole della comprensione, fino a diventare un modello di lettura spirituale della Sacra Scrittura. Infine, dopo svariate vicissitudini, nell’epoca attuale essa assumerà un significato sempre più globale e totalizzante, fino a raggiungere la figura compiuta di un’ontologia ermeneutica, ossia non più semplicemente quella di un modo di comprendere, bensì come il modo stesso di essere dell’uomo. Fra le svariate proposte ermeneutiche dell’epoca attuale, verrà suggerito come modello degno di attenzione quello sviluppato da Luigi Pareyson per la sua fruttuosa e coerente applicazione dei guadagni principali di questo lungo percorso.

3. L’innesto dell’ermeneutica sulla fenomenologia

Questa parte intende valorizzare il gesto di Paul Ricoeur, secondo cui è opportuno, da un lato, riprendere la prospettiva ermeneutica di Heidegger, per cui si tratta di riconoscere come il comprendere comporti sempre un rilievo di carattere ontologico; dall’altro lato, però, Ricoeur non vuole rinunciare alla fatica e alla pazienza della fenomenologia husserliana. In tale prospettiva la realtà emerge dalla sorprendente correlazione del mondo e dell’uomo: la realtà non sarebbe già fatta, e tanto meno l’esito di una “creazione” da parte dell’uomo, bensì il frutto di una con-generazione in cui l’uomo svolge un ruolo non marginale.

4. L’incontro e il dialogo come dischiusura della realtà e del pensiero

L’approdo del corso è un’ontologia di tipo relazionale in cui la realtà e il sapere non si esauriscono in un’operazione meramente intellettuale, ma si realizzano in una dinamica generativa che accade in forma di dialogo. Tutte le volte che avviene un incontro autentico si apre la possibilità di iniziare un cammino di liberazione da un ambiente chiuso e soffocante, che pure sembra l’unico vero e reale, verso un mondo che inizialmente può apparire soltanto ingannevole e inospitale. L’avventura del pensiero non inizia dunque da una speculazione, bensì da una liberazione, in cui l’intera vita è chiamata a mettersi in cammino, attraverso un percorso che pure si presenta aspro e accidentato, ma che, un po’ alla volta, apre lo sguardo e la vita alla luce.

Obiettivo

Lo studio intende rivisitare il corso tradizionale di ontologia e metafisica in chiave fenomenologico-ermeneutica. L’obiettivo principale è quello di offrire allo studente gli strumenti idonei per affrontare i grandi temi della vita e del pensiero con un dispositivo teoretico all’altezza delle provocazioni della cultura contemporanea. Per raggiungere un simile obiettivo sarà importante capire che cosa significhi pensare, ma per ottenere tale risultato sarà necessario imparare a farlo in una maniera che non sia lasciata alla mera spontaneità, poiché si tratta di riconoscere che il pensiero nasce dall’essere in relazione, e che la relazione chiama in causa la libertà. La nostra tesi è che il pensiero autentico non nasca dalla malinconia di una ragione autonoma o formale e nemmeno da un essere più o meno assoluto e isolato, bensì da una relazione originaria, affettivamente connotata, da cui deriva ogni sostanza, ogni essere, ogni vita.

Avvertenze

Il corso sarà svolto nei due semestri e l’esame andrà sostenuto in un’unica soluzione finale. La prova d’esame potrà essere scritta oppure orale, in ragione del numero di iscritti all’esame stesso. La prova scritta prevede diverse tipologie di domanda: a risposta multipla, a corrispondenza, e anche domande aperte.

Bibliografia

Per la prima parte

Heidegger M., Introduzione alla metafisica, Presentazione di G. Vattimo, Mursia, Milano 1990.
─────, L’essenza della verità. Sul mito della caverna e sul «Teeteto» di Platone, Adelphi, Milano 1997.
Cusinato G., Periagoge. Teoria della singolarità e filosofia come esercizio di trasformazione, QuiEdit, Verona 20172.
Ottone R., La chiave del castello. L’interesse teologico dell’empatia di Gesù, EDB, Bologna 2018.

Per la seconda parte

Ferraris M., Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 1988.
Pareyson L., Verità e interpretazione, Mursia, Milano 1991.

Per la terza parte

Maiolini R., Tra fiducia esistenziale e fede in Dio. L’originaria struttura affettivo-simbolica della coscienza credente, Glossa, Roma 2005.
Ricoeur P., Sé come un altro, a cura di D. Iannotta, Jaca Book, Milano 1993.
─────, Percorsi del riconoscimento, Raffaello Cortina, Milano 2005.

Per la quarta parte

Buber M., Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, Cinisello Balsamo (Milano) 1997.
Ferrari F., Presenza e relazione nel pensiero di Martin Buber, Edizioni dell’Orso, Alessandria 2012.

Programma
  • Descrizione del corso
  • Contenuti del corso
Obiettivo
  • Obiettivi del corso e risultati di apprendimento attesi.
Avvertenze
  • Metodologie didattiche e attività di apprendimento previste
  • Prerequisiti
  • Calendario o programma del corso (scadenze previste)
  • Criteri disciplinari condivisi (presenza, puntualità, correttezza, ecc.)
  • Metodi e criteri di accertamento del profitto (distribuzione dei parametri di valutazione)
Bibliografia
  • Letture richieste e consigliate.